venerdì 17 settembre 2010

[Frattura di Andrea]: La degenza

La degenza e' forse la parte peggiore.
Il cibo in ospedale lo portano da pomezia (la cucina e' inagibile e questi hanno vinto l'appalto, potrei divagare sul fattore terremoto ma non mi va) quindi scotto, insipido. Il dolore fa alzare la febbre e per dormire hai bisogno del toradol che fa passare il dolore e abbassare la febbre ma ti svegli in una pozza di sudore.
La semplice operazione di farti cambiare il letto quando hai 5 kg attaccati al calcagno diventa dolorosa e complessa.
Questo e' il quadro:
Immobilizzato, senza internet per il cazzeggio, con una pessima compagnia devi chiamare le infermiere per ogni cosa anche minima, la notte si dorme poco perche' tra le grida, i campanelli, la gente che russa e il dolore beh non ti viene proprio sonno.
Quindi sei denutrito non dormi abbastanza e i tuoi muscoli si atrofizzano. Aspetti l'operazione per liberarti di questa merda. Ti operano, ti infilano dentro del titanio ti martellano la tibia e finalmente puoi provare ad alzarti.
Non ce la fai perche' i muscoli sono intorpiditi ma il primo passo ti fa gioire, riesci ad andare al bagno e ti torna l'appetito, senti che riesci di nuovo a muoverti. E' una bella sensazione ma ti aspetta ancora una settimana di fatica per ristabilire un tono muscolare che ti permetta di muoverti con le stampelle, ti muovi con il deambulatore a fatica ma senti che ti stai riprendendo, esercizi statici per la gamba visite, tutto ok.
Le ferite si rimarginano e tu usi le stampelle ci siamo e' arrivarto il momento della fisioterapia.

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