lunedì 20 settembre 2010

Gravity Stigma al Semprevisa bike park

L'estate è bestia dura a morire, come anche il team Gravity Stigma ovviamente, per questo abbiamo deciso di spremere fino in fondo questo bizzoso settembre, rain or shine l'imperativo è uno solamente: si gira!
Le previsioni del fedele, ma mai troppo affidabile, ilmeteo.it annaspavano nell'incertezza e non invogliavano certo a una levataccia, il tam tam di telefonate per organizzarci lasciava trapelare una latente voglia di fancazzismo, vuoi il meteo avverso, vuoi una macchina di meno rispetto alle nostre necessità, vuoi la consapevolezza che i nostri high roller posteriori sono ormai delle slick da motogp, o la semplice apprensione che crea l'idea di andare a girare in un posto nuovocon tutti i suoi interrogativi, ne varrà la pena? e se è una chiavica? e se invece è troppo hardcore?
com'è come non è, sono le 5:45 quando suona la sveglia, o meglio urla nelle mie orecchie "I'll tell you this man, all I wanna do is have my kicks before this whole shit house goes up in flames!!!!!!!!" (se la prima cosa che senti la mattina sono i Ministry che trasformano roadhouse blues in un pezzo industrial metal da urlo a letto non ci rimani manco sotto tavor) il cielo è nero un po perché è presto un po per via del mare di nuvole che ci sovrasta, sono quei momenti in cui non ti dispiacerebbe se il telefono squillasse dicendoti che puoi rituffarti sotto le pezze...fatto sta che il telefono non suona, il sole inizia a salire dietro le nuvole e noi ci stiamo avvicinando alla tana del clan Lupi Volanti/Double3. I ragazzi sono puntuali, noi no. Quando arriviamo nel parcheggio li troviamo comodamente seduti sul furgone mentre attendono fin troppo pazienti che i nuovi arrivati si vestano e rimontino le biciclette, penso che non siamo mai stati così celeri nel prepararci...in fondo non puoi sfigurare già al parcheggio, per quello c'è sempre tempo in pista.
Ci appollaiamo nel cassone ed ecco la prima sorpresa della giornata: a illustrarci i percorsi ci sarà niente meno che Alessio Coccia (protagonista indiscusso di questa prima edizione del circuito interregionale Gravity Race) che dire, cominciamo bene.
Finiamo la prima risalita e siamo pronti a scendere sulla Dh, quindi tocca prendere le misure al tracciato, studiare gli ostacoli, i drop, i ripidi, memorizzare le sponde da pompare... pare un attimo e siamo già di nuovo al furgone, la pista è una bomba da riprovare assolutamente.
Altro giro altro regalo, stavolta scendiamo per la Crazy Horse, una linea FR old school tutta ripidi e curve strette senza appoggio, c'è roccia a volontà, tanto per ricordarti costantemente che è meglio non cascare oggi.
La giornata s'è ripresa alla grande, le nuvole si sono diradate e il sole ci sta cuocendo dentro el nostre armature medievali, arriviamo nuovamente al furgone che siamo da strizzare per quanto ci ha fatto sudare questa linea.
Decidiamo di tornare sulla Dh per il resto della mattinata per spremerla fino in fondo, e iniziamo a spingere sempre più, tagliamo le pause e i pit stop, iniziamo a scendere ogni giro più a ciavatta del precedente, sfruttiamo rampe, drop saldi, schiacciamo le sponde e schizziamo sassi da tutte le parti.
e ovviamente cadiamo anche.
in fondo non puoi certo pensare di andare a girare con una slick al posteriore e cavartela così, fortunatamente a fine mattinata siamo solo un po sporchi o al limite indolenziti, niente di che stavolta.
Al Semprevisa park si smette di girare intorno all'ora di pranzo ma ci scappano tranquillamente 5/6 discese, se vi sembrano poche provate e poi ci direte, non stiamo certo parlando di pistini tirati a lucido tipo tavoli da biliardo, qui la pagnotta te la guadagni metro dopo metro.
Finire presto inoltre ha anche i suoi risvolti positivi, come offrire la possibilità di andare a buttare le gambe sotto un tavolo, nel nostro caso tavolo trovato ad ariccia, e incoronare al maglio la giornata di riding con qualche bicchiere di rosso e la panza piena.
Semprevisa Park promosso a pieni voti, 10 euri spesi benissimo, piste tossiche, a due passi da Roma, ottima anche la compagnia e la possibilità di girare con manici del genere, non capita mica tutti i giorni in fondo di farsi spiegare le piste da chi su quelle piste ci vince.
Immagine de giorno? Alessio Coccia che whippa grosso sul muro/drop Fuffy...cosa? volete sapere perchè si chiama Fuffy quello spot? muovete il culo e andate a girarci allora!

1 commento:

  1. bellissimo park ,
    bellissima dh ,
    bellissima gente,
    promosso a pieni voti .
    Confermo alla grande...da tornare piu spesso!

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